Contro la Lazio Mihajlovic rilancia Maxi Lopez che contro l’Inter avrà l’occasione di tornare determinante e togliersi qualche soddisfazione personale
“Gli ho ancora parlato l’altro giorno, e gli ho detto che quando un giocatore che pesa 7 kg in più, cioè si porta una lavatrice sempre sulle spalle, e fa quello che sa fare, allora vuol dire che ha una classe sopraffina. Io sono arrabbiato con lui, perché si perde delle possibilità: gli ho detto che finché non dimagrirà non giocherà, è stato impiegato solo per necessità”. Così parlava Mihajlovic alla vigilia del match contro l’Empoli. Maxi Lopez non era “il suo Maxi” e non avrebbe più giocato fin tanto che non avesse perso i famosi 7 kili. Da quella partita sono passati 450 minuti, cinque partite nelle quali l’attaccante non è mai stato chiamato in causa, complice anche un infortunio alla coscia. Fino a domenica quando, a pochi minuti dalla fine, Mihajlovic ha deciso di rilanciarlo e dargli l’occasione di mettere minuti importanti nelle gambe. Occasione che l’attaccante argentino non spreca, entrando immediatamente in partita e mettendo subito Belotti nelle condizioni di andare a rete.
Undici minuti, tanto è durato il suo scampolo di partita, che possono essere letti anche come un banco di prova in vista del match di mercoledì sera contro l’Inter. Il turno infrasettimanale potrebbe infatti portare Mihajlovic a optare per il turnover e in questo quadro Maxi Lopez potrebbe giocarsi carte importanti. Un’occasione che arriva in una partita quanto mai sentita dall’attaccante. In nerazzurro la punta granata si troverà ancora una volta faccia a faccia all’amico-nemico Icardi che questa volta arriva alla sfida contro i granata in un momento di piena crisi, così come tutta l’Inter. Nelle scorse stagioni fu proprio Maxi Lopez a mettere lo zampino, ad esempio, sul gol siglato da Moretti e quest’anno potrebbe avere l’occasione di risultare ancora più determinante. Togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, anche a livello personale.
E di fatto Icardi non sta di certo vivendo il suo momento migliore né in campo, né fuori dove non sono finiti i guai, dopo le polemiche riguardanti la sua biografia. Non va di certo giù all’attaccante nerazzurro e alla sua moglie-manager Wanda Nara l’esclusione dalla Nazionale Argentina. Esclusione che pare essere motivata da un’antipatia di Messi e compagni nei confronti del giocatore dell’Inter. Insomma finché gli ex compagni di Maxi Lopez al tempo del Barcellona guideranno la Nazionale le porte per Icardi sembrano destinate a restare chiuse. Ed è proprio in Argentina che la telenovela del triangolo tra Max Lopez, Icardi e Wanda Nara è particolarmente sentita, tanto da scatenare un putiferio. “La mafia si offrì a Maxi Lopez per picchiare Mauro Icardi”. Questa sarebbe l’ultima rivelazione in ordine di tempo fatta da un giornalista argentino: l’attaccante del Torino, ai tempi del Catania, poco dopo la separazione dall’ex moglie, sarebbe stato avvicinato da esponenti della mafia che si sarebbero offerti, appunto, di “dare una lezione” al rivale in campo e in amore. Offerta ovviamente rifiutata da Maxi Lopez. Vere o no, queste dichiarazioni, prontamente smentite dalla stessa Wanda Nara, non fanno che alimentare l’aria di sfida tra i due.
Ma le polemiche, si sa, lasciano il tempo che trovano: a parlare ci penserà mercoledì sera il campo, quel campo su cui, siamo pronti a scommetterci, Maxi Lopez non avrà bisogno dell’aiuto di loschi figuri per dare una lezione, sportiva e di calcio, al rivale di sempre.
@ Scappa76, @granatadellabassa.. ma quale turno di riposo, Belotti fa un lavoro di copertura incredibile anche se non segna ci da equilibrio..a centrocampo.. Piuttosto a San Siro spero che Mihajlovic ci vada con Acquah e Obi ..ai lati di Valdifiori.. abbiamo l’occasione STORICA di fare veramente male all’ INTER..non se… Leggi il resto »
dai Maxi rompili ed in primis Icardi !
Ritengo che Hart, Barreca, Zappacosta, Valdifiori attualmente siano inamovibili. Sicuramente almeno una delle mezzali rifiaterà (Obi era in conferenza stampa…), probabilmente anche uno dei centrali di difesa e uno del tridente offensivo. 3-4 cambi sarebbero il numero giusto, farne di più potrebbe essere pericoloso… In difesa non rinuncerei a Castan… Leggi il resto »